27 dicembre 2010

Natale del Signore 2010

DAL VATICANO:
Messa nella Notte (Radio Vaticana) - Dio si fa debole come un bambino per mostrare al mondo la sua fortezza e discende nel mondo per erigere isole di pace. Questo il pensiero forte espresso da Benedetto XVI, ieri sera, nella Messa della Vigilia di Natale celebrata in San Pietro. Al centro dell’omelia del Papa, anche il richiamo alla vera fratellanza creata da Dio, che ci ama perché possiamo anche noi amare. Nel corso della celebrazione, si è pregato per il ministero petrino, per il rispetto della dignità della persona dal concepimento alla morte naturale e per una pacifica convivenza tra i popoli.
Messaggio Urbi et Orbi (Radio Vaticana) - La Nascita di Gesù è motivo di speranza per tutti gli uomini, soprattutto per quanti vedono offesa la propria dignità: è quanto affermato stamani da Benedetto XVI, dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, nel suo tradizionale Messaggio di Natale, trasmesso in mondovisione. Il Papa ha levato un vibrante appello per la pace, violata in tante aree del mondo, ed ha rivolto parole di incoraggiamento ai cristiani perseguitati, in particolare in Cina. Quindi, ha pronunciato gli auguri natalizi in 65 lingue e impartito la Benedizione “Urbi et Orbi”. Tanti i fedeli accorsi, con entusiasmo, a Piazza San Pietro per ascoltare il Papa, nonostante il maltempo.
Omelia - Messaggio
DA MILANO:
(Chiesa di MilanoDedicata al tema dei “piccoli” l'omelia dell’Arcivescovo nella Messa di Mezzanotte in Duomo.Nella mattinata di Natale, il Cardinale si è recato nel carcere di San Vittore per celebrare  la messa con i detenuti, ha presieduto il solenne Pontificale in Cattedrale e poi ha incontrato i neonati, le loro mamme e altri bambini ricoverati alla Clinica Mangiagalli.
Omelia
DA FIRENZE:
(La nazioneTanta gente in Cattedrale ha partecipato alla Sant Messa celebrata da monsignor Betori questa mattina, dedicata alla ''proclamazione della gioia''. Mentre durante l' omelia della messa della notte di Natale l'arcivescovo ha detto che la Chiesa deve fare ''un profondo esame di coscienza su come viene tenuta viva tra noi l'attenzione ai poveri''. Durante l' omelia della messa della notte di Natale, parlando ai fedeli raccolti in Cattedrale, Betori ha detto: ''C'è da chiedere perdono a Dio e a questi nostri fratelli per tanta disattenzione che li circonda, proprio in un tempo in cui molteplici indicatori ci dicono che la poverta' sta assumendo nuove forme. Occore uscire dall' indifferenza colletiva, che unisce superficialita' ed egoismo, per farci attenti ai bisogni degli altri''.
Omelie della Notte e del Giorno

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