26 giugno 2011

Tre nuovi beati per la Chiesa Ambrosiana

(Daniel Dibisceglie – T.e.P.) – Piazza Duomo era gremita questa mattina per la solenne celebrazione in occasione della Beatificazione dei Venerabili Servi di Dio Serafino Morazzone (sacerdote ambrosiano), Clemente Vismara (sacerdote del PIME) e di Enrichetta Alfieri (Religiosa delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret), il rito di beatificazione è stato presieduto dal Card. Angelo Amato prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e delegato del Santo Padre, mentre la Santa Messa è stata presieduta dal Card. Dionigi Tettamanzi Arcivescovo di Milano, si presume che questa celebrazione sia l’ultima solennità celebrata da Tettamanzi in quanto Milano attende il nuovo Vescovo del quale ancora non si conosce il nome.
IMG_20110626_115854Nella sua omelia il cardinale Tettamanzi, nella festa del Corpus Domini, ricorda «la profonda relazione» tra i tre Beati e l’Eucaristia che, «amata, celebrata e vissuta ogni giorno, risplende in tutta la sua forza nel loro cammino di santità». Tutti e tre «intuivano in profondità che sull’altare è deposto il mistero del Corpo di Cristo le cui membra siamo tutti noi». L’“Amen” da loro pronunciato «coincide con l’offerta senza riserve della loro vita, messa a totale disposizione degli altri nella varietà e diversità delle vocazioni e delle responsabilità ricevute dall’unico Spirito»: per don Serafino «la parrocchia di Chiuso era tutto: corpo e vita», suor Enrichetta «condivise con le detenute la dura vita del carcere in fedeltà al carisma delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret»; padre Clemente «sentì come sue stesse membra le famiglie che gli chiedevano il dono del Battesimo per condividere la fede nell’unico Dio e poi i tantissimi bambini che gli erano affidati perché li salvasse». Ecco quindi «il messaggio sempre attuale che ci viene dai tre beati: siamo costituiti per formare l’unico Corpo di Cristo, siamo nutriti e santificati dall’Eucaristia, perché “una sola fede illumini e una sola carità riunisca l’umanità diffusa su tutta la terra”».
Prima della benedizione il Card. Amato prende la parola e rivolge il suo messaggio ai fedeli. «Campioni della santità - così chiama i Beati -, presenze vive da ammirare e imitare». E ancora: «Sono riflessi della bontà di Dio, frutti maturi della civiltà dell’amore», che «non esibiscono in modo sguaiato», ma «esercitano nell’oscurità e nell’umiltà». La loro «è una lezione di vita da riscoprire da parte di tutti noi».
Al termine della cerimonia, piazza Duomo si unisce a Piazza San Pietro dove è in corso la Recita dell’Angelus, il Santo Padre ricorda i nuovi Beati con queste parole: ''Cari fratelli e sorelle, - ha annunciato Benedetto XVI - anche oggi ho la gioia di annunciare la proclamazione di alcuni nuovi Beati. Ieri, ad Amburgo, dove furono uccisi dai nazisti nel 1943, sono stati beatificati Johannes Prassek, Eduard Miller ed Hermann Lange. Oggi, a Milano, la volta di Don Serafino Morazzone, parroco esemplare nel Lecchese tra XVIII e XIX secolo; di Padre Clemente Vismara, eroico missionario del PIME in Birmania; e di Enrichetta Alfieri, Suora della Carità, detta “angelo” del carcere milanese di San Vittore. Lodiamo il Signore per questi luminosi testimoni del Vangelo!'”.

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