25 settembre 2011

Scola, un successone a Milano

(Ansa) - Un caloroso applauso ha accolto Il Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo di Milano, al suo arrivo in piazza Duomo dove lo aspettavano il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il prefetto Gianvalerio Lombardi e il ingresso messa 3presidente della Provincia Guido Podestà. Il tutto accompagnato dal picchetto d'onore. Il generale comandante del presidio militare ha ricevuto l'arcivescovo e lo ha affiancato nel passare in rassegna il picchetto d'onore. Il Cardinale Scola, attraversando piazza Duomo, tra due ali di fedeli, è salito al Duomo insieme al vicario generale monsignor Carlo Redaelli, il moderator Curiae Gianni Zappa, e i due segretari arcivescovili, don Luciano Capra e monsignor Gabriel Richi Alberti. Sul sagrato l'Arcivescovo è stato accolto dal Cardinale Dionigi Tettamanzi e con lui, al suono delle campane, ha fatto il suo ingresso in cattedrale. L'applauso più caloroso é arrivato nel momento in cui il nuovo Arcivescovo è stato accolto dal suo predecessore, il Cardinale Dionigi Tettamanzi. La stima è che in piazza siano arrivati 15 mila fedeli, mentre 8 mila gremiscono la cattedrale.

'CITTA' CROCEVIA INCONTRO CON ALTRO'
- "Quest'assemblea di fedeli, anche grazie alla vostra presenza esprime visivamente il volto della nostra amata terra: Milano, la terra di mezzo, da sempre crocevia di incontro con l'altro. Spesso doloroso, talora violento ma, per finire, sempre accogliente". Sono queste le prime parole che il nuovo Arcivescovo di Milano Angelo Scola ha rivolto a una platea di fedeli che hanno riempito la basilica di S.Eustorgio, dove il cardinale ha fatto il suo solenne ingresso nella diocesi di Milano.
'SE NON VI ABBIAMO ASCOLTATO VENITE' - "Un cristianesimo che non investa tutte le forme di vita quotidiana degli uomini, cioé che non diventi cultura, non è più in grado di comunicarsi": di questo è convinto il cardinale Angelo Scola, che nella sua omelia in Duomo, per il suo ingresso solenne nella diocesi di Milano, di cui è diventato il 144/mo arcivescovo, ha citato Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. "Nei vent'anni del mio ministero episcopale - ha spiegato il cardinale - ho avuto dolorosa e crescente conferma dell'attualità di questa diagnosi, soprattutto per gli uomini e le donne delle generazioni intermedie". Secondo l'arcivescovo "essi sembrano sopraffatti dal 'mestiere di vivere'. Normalmente non sono contrari al senso cristiano dell'esistenza, ma non riescono a vederne la convenienza per la vita quotidiana loro e dei loro cari". E per la Chiesa non può essere "un pretesto" la difficile situazione attuale, "il male oscuro della cosiddetta crisi economica, finanziaria e politica". Per questo motivo, Scola ha fatto proprio l'appello dell'allora arcivescovo Montini agli abitanti della diocesi: "se non vi abbiamo compresi.... se non siamo stati capaci di ascoltarvi come si doveva, vi invitiamo: Venite ed ascoltate". E per questo ha già fissato quattro incontri con le realtà sociali (mondo del volontariato e del sostegno alla fragilità, mondo della cultura e del giornalismo, mondo del lavoro e dell'economia e politici e istituzioni), a cui seguiranno quelli con le zone pastorali. D'altronde la missione di Cristo è "verso l'Uomo concreto, per condividerne in tutto la condizione e il bisogno". "L'unico nostro intento - ha spiegato - è far trasparire Cristo luce delle genti sul volto della Chiesa". "Il VII Incontro Mondiale delle Famiglie del maggio prossimo, in cui avremo il dono della presenza tra noi di Benedetto XVI - ha concluso -, ci consentirà di riflettere sul significato dell'uomo-donna, del matrimonio, della famiglia e della vita. Aspetti che - con il lavoro ed il riposo (la festa), l'edificazione di una città giusta, la condivisione magnanima e perciò equilibrata delle fragilità, delle forme di emarginazione, del travaglio dell'immigrazione - descrivono l'esperienza comune di ogni uomo. Sono molto lieto di annunciare che il Consiglio Episcopale ha preparato l'Agenda Pastorale di quest'anno sui temi dell'Incontro Mondiale delle Famiglie".

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