(Radio Vaticana) - “Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni”: così il Papa nell’omelia di stamane a Lamezia Terme, nella Zona ex-Sir, alla periferia industriale della città, nel suo primo viaggio pastorale in Calabria. Benedetto XVI ha ricordato i problemi e le difficoltà di questa terra: una terra “dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza. All’emergenza, voi calabresi – ha aggiunto - avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. Sono certo che saprete superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”. Quindi il Papa ha parlato delle tante iniziative della diocesi, tra cui quella della Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa: “Auspico vivamente che da tali iniziative scaturisca una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”. Nell’omelia, il Papa ha commentato la parabola evangelica che parla di un banchetto di nozze a cui molti sono invitati. Dopo il rifiuto dei primi invitati c’è un secondo invito rivolto a tutti, perché Dio non si scoraggia mai davanti al no degli uomini. La sala del banchetto si riempie, ma c’è un invitato che non veste l’abito nuziale e viene mandato via: l’abito nuziale – spiega il Papa – è la carità, l’amore verso Dio e il prossimo. Non si può avere fede senza amare.
MAGISTERO PETRINO
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