13 marzo 2013

Habemus Papam

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Il Cardinale Bertoglio è il nuovo Papa, ecco la sua biografia:

(Andrea Tornielli – La Stampa) - Il nuovo Papa, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, gesuita, 76 anni era stato il cardinale più votato dopo Ratzinger già all’ultimo conclave. Bergoglio è stato un porporato anomalo. Ha sempre rifiutato incarichi nella Curia romana, e in Vaticano è sempre venuto soltanto quando era proprio indispensabile. Fra i vizi degli uomini di Chiesa quello che meno sopporta è la «mondanità spirituale»: carrierismo ecclesiastico travestito da ricercatezza per le forme clericali.

Nato a Buenos Aires, la città di cui diventerà arcivescovo, il 17 dicembre 1936, da una famiglia di origini piemontesi, si è diplomato come tecnico chimico, quindi è entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e quindi in Argentina ha conseguito la laurea in filosofia e successivamente in teologia. Ha fatto il professore e il rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia e al contempo parroco del Patriarca San José, nella diocesi di San Miguel. 

Nel 1986 ha completato in Germania la sua tesi di dottorato, quindi i superiori lo hanno destinato alla chiesa dei gesuiti di Cordoba come direttore spirituale e confessore. Nel 1992 Giovanni Paolo II l’ha nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires, nel 1997 è diventato coadiutore e un anno dopo è succeduto al cardinale Antonio Quarracino, per sei anni, fino al 2011 è stato presidente della Conferenza episcopale argentina. 

Non ha né autista né macchine blu. A Buenos Aires usa la metropolitana. Anche a Roma si muove a piedi o con i mezzi pubblici. Chi lo conosce lo considera un vero uomo di Dio: la prima cosa che ti chiede, sempre, è di pregare per lui. Il nuvo Papa, nelle congregazioni pre-conclave aveva parlato di un cristianesimo della misericordia e della letizia. I suoi preti prediletti sono quelli che lavorano nelle «villas miserias», le baraccopoli della capitale argentina. Senza scantonamenti dottrinali, cerca ogni soluzione possibile per far sentire a casa loro, nella comunità cristiana, anche i più lontani. La Chiesa, ripete, deve mostrare il volto della misericordia di Dio. 

 

Ecco le sue prime parole:

Fratelli e sorelle, buonasera.
Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati quasi a prenderlo alla fine del mondo ma siamo qui.
Vi ringrazio dell’accoglienza della comunità diocesana di roma al suo vescovo, e prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca:
(recita del Padre Nostro, Ave Maria e Gloria)
E adesso incominciamo questo cammino, vescovo e popolo, vescovo e popolo. Questo cammino della chiesa di Roma che presiede a tutte le chiese, un cammino di amore e di fratellanza. Preghiamo per tutto il mondo, perchè ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi cominciamo, e che mi aiuterà il cardinale vicario qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione del mondo e per questa bella città. Adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vorrei chiedervi un favore. Una preghiera, in silenzio. Facciamo in silenzio questa preghiera che… voi su di me.
(preghiera e grande silenzio in tutta la piazza)
Adesso darò una benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
(Dopo la benedizione parla di nuovo ai fedeli)
Fratelli e sorelle, vi lascio, grazie tanto per l’accoglienza. Ci vediamo presto, domani voglio andare a pregare per la madonna che ci conservi. Buona notte e buon riposo.

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